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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Intermezzo: i sad boys di Sally Rooney

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🇮🇪 • Intermezzo, Sally Rooney Editore Einaudi — traduzione di Norman Gobetti 12/2024 Tre libri e mezzo di scetticismo su Sally Rooney. Tre libri e mezzo e ti verrebbe anche da dire ma molla, non fa per te, cosa ti ostini. Però c'è qualcosa . Sotto le frasi asciuttissime di Persone Normali, i personaggi dall'indifferente all'odioso di Parlarne tra amici (ma amici chi?). Qualcosa c'è, fosse anche solo l'Irlanda meno patinata, quella più umida, realistica. Ed eccomi qui a leggere Intermezzo come più o meno tre quarti di mondo e a fare pure fatica a parlarne. Ho sottolineato tantissimo, durante la lettura. Sottolineato aggiungendo pochissime parole, quasi tutte con il punto di domanda alla fine. Non ho divorato il libro, quindi non è per una questione di tempo che mi sento come se mi sfuggisse qualcosa. Ci ho messo tanto, avevo come la sensazione che fosse potenzialmente assuefacente . Dilagante . Elusivo . Sensazioni che si spandono dense come olio ...

In volo sopra la Città (in)visibile: il sogno folle di Bulgakov

🇷🇺 • Il Maestro e Margherita, Michail Bulgakov Editore Einaudi — traduzione di Vera Drisdo Dicembre 2024-Gennaio 2025 "Il maestro e Margherita " è una di quelle matasse che non vuoi sbrogliare, perché il suo roboante, vertiginoso caos è connaturato al romanzo stesso. Sfilare qualcosa dal garbuglio ti fa sentire fuori posto, come se ne cambiassi la composizione: forse tutto quello che c'è da fare è seguirlo e basta. Mai come in questo caso, forse, funziona quella che tecnicamente si chiama " sospensione dell'incredulità " — e funziona alla grande, a lasciarglielo fare: se non lo avete mai letto, immaginate che dalla penna di Bulgakov prenda vita qualcosa che in certi momenti potrebbe aver dipinto Chagall , in altri Picasso , Kirchner o Franz Marc . Aggiungete un tocco delle Città Invisibili di Calvino (la Gerusalemme di Bulgakov non smette di ricordarmi uno dei racconti di Marco Polo), un Ponzio Pilato in preda a un conflitto e a una solitudine molto ...

Il conteggio degli oggetti incantati (meno uno): Il grande Gatsby (dopo i trent'anni)

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🇺🇸 • Il grande Gatsby, Francis Scott Fitzgerald Editrice Feltrinelli  12/2024 Lasciare la Long Island di Fitzgerald ha un sentore di nostalgia che l'autore dissemina come un indizio in un punto apparentemente casuale del romanzo, quando dice che il conteggio degli oggetti incantati è diminuito di uno . Hai come la sensazione che ti rimanga tra le mani polvere dorata, la patina delle cose, quel brillìo fatuo della superficie che qualcuno chiama gilded age , giocando su un oro che non è davvero oro, e nemmeno luccica in maniera così convincente – “ come sfogliare frettolosamente una decina di riviste patinate” . Una vertigine, un giramento di testa. Però splendido: la scrittura di Fitzgerald è impressionista, evocativa, di quella sottigliezza che inanella metafore e sinestesie senza quasi che il lettore se ne renda conto – una cialda di luna , un mondo fragrante di orchidee – è cromatica e cinematografica, corre veloce come ci si aspetta dagli anni in cui l'import...